Giardino Pubblico
al Lamaro

Avviso Pubblico EUREKA!_ROMA2018

La divulgazione delle scienze ambientali si rende necessaria per promuovere la crescita del patrimonio culturale di cittadini e di comunità, e la consapevolezza che ognuno può attivare pratiche condivise di resilienza per fronteggiare i rischi ambientali. La scienza può contribuire alla crescita del senso civico a sostegno di una comunità resiliente ed è una opportunità per conoscere e affrontare i problemi quotidiani.
IL 19 e il 25 maggio e il 1 giugno “La piazza della Scienza” ha fatto tappa nel giardino pubblico in via Giuseppe Saredo 11, nel Municipio VII. Il giardino, che è stato restituito ai cittadini dopo un periodo di chiusura ed incuria, ha ospitato degli incontri pubblici ai quali hanno partecipato i cittadini e associazioni di volontari del quartiere, gli studenti dell’adiacente Istituto Teresa Gullace e i bambini dell’asilo nido che si affaccia sul giardino.
In tutti gli incontri si è insistito sulla condivisione di comportamenti individuali che possano apportare un aumento della consapevolezza tra i cittadini per affrontare nel miglior modo possibile i cambiamenti climatici e per sviluppare quella resilienza necessaria a tradurre positivamente la tendenza in atto.

Conoscere per aver cura e tutelare, questo è stato l’obiettivo, raggiunto attraverso giochi di gruppo e di ruolo, semplici esperimenti, e dimostrazioni di eventi naturali per trasferimento della conoscenza attraverso l’utilizzo di indicatori e applicativi scientifici. Si è dato spazio alla: Tombola scientifica dove alle domande si risponde in gruppi per alimentare la curiosità e per stimolare l’apprendimento confrontandosi; l’OcAlimentarista per conoscere i cibi da consumarsi stagionalmente e la loro importanza per una alimentazione sana ed equilibrata; l’OcAmbientalista, un gioco di gruppo che serve a rispondere alle tante domande delle quali spesso si conoscono le risposte senza sapere le cause: perché i gas serra fanno aumentare la temperatura, la differenza tra clima e meteorologia, quanti litri occorrono per un paio di blu-jeans?
Apprendere il grado di inquinamento della città con l’indicatore IQA; come ridurre le emissioni di CO2 non rilasciate in atmosfera dai rifiuti solidi urbani smaltiti correttamente come ci insegna l’app Ecobalance. Giochi per bimbi per riciclare e smaltire i rifiuti. Esperimenti su l’aria che occupa spazio, e di come affonda o galleggia un oggetto immerso in un bicchiere di acqua in base alla quantità d’aria contenuta. Tutte dimostrazioni legate all’importanza del conoscere ciò che accade per poter valutare correttamente i cambiamenti climatici.

La Scienza in Piazza 2018

La Scienza può essere alla portata di tutti

Il progetto per il Municipio VII si articola in eventi collegati da un filo conduttore: la divulgazione delle scienze ambientali per promuovere la crescita del patrimonio culturale della comunità e la consapevolezza che ognuno può attivare pratiche di resilienza per fronteggiare i rischi ambientali. La scienza diventa così strumento di crescita del senso civico dei cittadini per la costruzione di una comunità resiliente, che dalle Reti di Associazioni territoriali e dal Liceo “Teresa Gullace”, dovrà sviluppare in futuro iniziative di divulgazione analoghe.


ESEGUI IL DOWNLOAD DEL COMUNICATO STAMPA >>
ESEGUI IL DOWNLOAD DELL’OPUSCOLO DIDATTICO >>

SABATO 19 MAGGIO / VENERDÌ 25 MAGGIO / VENERDÌ 1 GIUGNO 2018

La cultura scientifica non è lontana dalla nostra vita quotidiana: è in tutto quello che ci circonda. La scienza può essere alla portata di tutti ed è insospettabilmente divertente.
Giardino pubblico di via Giuseppe Saredo 11 nel quartiere Lamaro a Roma.

LA TOMBOLA SCIENTIFICA / tra esperimenti e curiosità

La Tombola! Il gioco da tavolo simbolo delle festività na- talizie, nasce a napoli el 1734 – diffondendosi prima nelle regioni del Sud poi nel paese – in seguito a uno “storico” litigio tra il re Carlo III di borbone e il frate domenicano Gre- gorio Maria rocco. Il re voleva rendere legale il gioco d’azzardo del lotto, diffusissimo tra i napoletani, per incassare i soldi spesi con le scommesse. Il frate si opponeva dicendo che la legalizzazione del gioco avrebbe allontanato ancora di più i fedeli dalla preghiera.
Alla fine il re ebbe la meglio concordando con il frate che il gioco sarebbe stato sospeso durante le festività natalizie. Furono i napoletani che non disposti a rinunciare a quel divertimento, continuarono a giocare al lotto anche nel periodo vietato, ma in famiglia! Perché allora non riproporne i meccanismi che sono alla base della tradizione popolare in una versione per la “piazza della Scienza”? Così è nata la nostra Tombola Scientifica. Semplici domande scientifiche al posto dei numeri della Smorfia nelle cartelle distribuite ai partecipanti, che possono concorrere in gruppo o singolarmente. Ogni cartella presenta nove caselle, nove domande con tre possibili risposte ciascuna, di cui una sola è quella giusta. Chi per primo individua, o crede di individuare, tutte le risposte grida “Tombola!”. Ma il gioco non finisce qui. Ogni partecipante deve completare la propria cartella, avendo cura di segnare l’ordine di ultimazione. Questo è importante perché a fronte di una o più risposte errate, si annulla la tombola del concorrente e si passa ad esaminare la cartella del successivo.

AFFONDA O GALLEGGIA / basta un poco di zucchero

Prendere un vaso in vetro colmo di acqua oltre la metà; prendere un uovo e immergerlo nell’acqua. Se l’uovo è fresco si depositerà sul fondo. Successivamente togliere l’uovo dall’acqua e aggiungere tre cucchiai abbondanti di sale o in alternativa di zucchero; mescolare bene per sciogliere completamente i cristalli del sale o dello zucchero, immergere di nuovo l’uovo che inizierà a galleggiare. Se non dovesse galleggiare continuare ad aggiungere zucchero o sale.
L’uovo fresco affonda perché, appena deposto, ha una densità superiore all’acqua.Il guscio è poroso e con il passare del tempo una parte dell’acqua contenuta nell’uovo evapora e al suo posto entra aria, come si vede dalla bolla che si forma alla base dell’uovo. Poiché l’aria pesa meno dell’acqua, l’uovo diventa meno denso, perciò più leggero, e tende a galleggiare. Questo fenomeno è noto alle nonne che, un tempo, prima di comprare le uova, le immergevano in acqua per vedere se galleggiavano o affondavano. Se aggiungi sale o zucchero rendi l’acqua più densa, spingendo l’uovo verso l’alto e facendolo galleggiare. Perché aggiungiamo proprio sale o zucchero? perché si sciolgono facilmente a temperatura ambiente e sono cristalli abbastanza pesanti. La spiegazione di questo esperimento risale ad Archimede che scoprì come un oggetto messo in un liquido riceve una spinta dal basso verso l’alto pari al peso del liquido spostato. Attenzione, non pari al peso dell’oggetto ma al peso del liquido spostato! Quindi più pesa il liquido maggiore è la spinta, ecco perché se aggiungiamo all’acqua una sostanza più pesante (come il sale o lo zucchero) l’acqua si “appesantisce” di conseguenza la spinta aumenta e l’uovo galleggia (motivo per cui nell’acqua salata si galleggia meglio!). 

L'ARIA OCCUPA UNO SPAZIO? / la forma dell'acqua

Prendere un fazzoletto di carta, un bicchiere, un vaso di vetro colmo a 3⁄4 di acqua. procedimento Introdurre il fazzoletto appallottolato in un bicchiere vuoto, e assicu- rarsi che il fazzoletto sia ben pigiato i modo da non cadere capovol- gendo il bicchiere. Quindi riempi d’acqua un vaso. Tenendo il bicchiere capovolto tuffalo nel recipiente pieno d’acqua e tienilo ben fermo. dopo un minuto o due togli il bicchiere dall’acqua e tira fuori il fazzoletto: Il fazzoletto è asciutto!
L’acqua non può riempire il bicchiere perché il bicchiere è già pieno d’aria. Il bicchiere “vuoto” è pieno d’aria. • L’aria occupa uno spazio. • L’aria è un gas (più esattamente un miscuglio di gas) • L’aria non ha forma propria e occupa tutti gli spazi che trova.

INNALZAMENTO DEI MARI / si salvi chi può!

Cosa sta accadendo ai nostri oceani? utilizzando due semplici acquari per pesci per raccontare innalzamento degli oceani a seguito dell’incremento delle temperature dei bassi strati atmosferici registrato negli ultimi decenni. Negli acquari sono riprodotti due ambienti costieri. Nel primo un paesaggio con costa molta alta, tipica dei mari del nord Europa; nel secondo un atollo del pacifico, con morfologia dolce e bassa. Tre bambini aiuteranno il conduttore. Prima di iniziare si spiega il giuoco e cosa sono i cambiamenti climatici e degli impatti che hanno sulle nostre vite. A ciascun bambino viene consegna una bottiglia di acqua piena nella stessa misura e gli si assegna un acquario per riversarne il contenuto rispettivamente, con l’accortezza di arrestarsi quando sarà richiesto dal conduttore; l terzo bambino posizionerà in ciascuno acquario delle casette stilizzate e degli omini, a significare degli insediamenti umani posti sulla sommità della costa europea e sull’isola oceanica. Tutto è pronto, possiamo iniziare. I bambini versano parte del contenuto della bottiglia in ciascun acquario, per fermarsi non appena l’acqua inizierà a lambire le prime capanne nell’acquario con l’isolotto oceanico.
Primo step per mostrare e far capire che a causa della circolazione degli oceani, l’aumento del livello dell’acqua – nell’ordine di alcuni millimetri ogni anno – nell’area del pacifico occidentale è il più alto del mondo e molti territori rischiano di essere sommersi. Per salvare le comunità a rischio il terzo bambino sposta le ca- panne più in alto sull’isola del secondo acquario. Fatto questo i due bambini muniti di bottiglie iniziano nuovamente a riversare l’acqua, ognuno nel proprio acquario, fin quando l’acqua non raggiunge la sommità dell’isola.
Secondo step per spiegare come non ci sia più scampo per gli abitanti dell’isola! Se vogliamo salvare quelle comunità, dobbiamo fermarci. Nel giuoco dobbiamo non versare più acqua. Nella realtà, ognuno deve fare la sua parte nel mitigare il cambiamento climatico, adottando nuovi stili di vita.
A questa punto si rovescia totalmente il contenuto delle bottiglie negli acquari. La reazione dei bambini è sorprendente ogni volta, quando notano che anche la “costa europea” è minacciata e in alcuni punti anche sommersa.
Ultimo step per spiegare come a questi ritmi di innalzamento degli oceani, dovuto in parte allo scioglimento dei ghiacciai, ma soprattutto al riscaldamento dell’acqua (che come tutte le sostanze riscaldandosi si dilata), emerge uno scenario che, nel peggiore dei casi, potrebbe portare da qui a fine secolo ad un innalzamento tale da minacciare le popolazioni che vivono nelle principali città e insediamenti costieri in tutto il mondo.

L'OCAMBIENTALISTA / la fortuna non conta!

Il gioco prende spunto dal tradizionale gioco da tavolo per bambini “Il Gioco dell’Oca”, la cui forma moderna, con il percorso a spirale e le decorazioni tipiche, risale alla seconda metà del sedicesimo secolo. Il vincitore è determinato dalla sorte: i giocatori, disposti a circolo intorno al tabellone, iniziano con un segnalino nella casella di partenza e, a turno, percedono lungo il percorso per un numero di caselle pari al risultato ottenuto con il lancio di due dadi. Vince chi raggiunge la casella n.63 posta al centro della spirale.
La nostra “ocAmbientalista” presenta delle differenze. Non ci sono caselle speciali e non ci sono dadi da lanciare. I partecipanti possono giuocare in gruppi (non troppo numerosi) o singolarmente. Le caselle dono dieci si parte tutti dalla prima casella e si risponde tutti alle stesse domande di naturale ambientale.
Le risposte sono tre: esatta, sbagliata, “enormemente” sbagliata. Procede di una casella solo chi ha dato la risposta giusta, rimane al suo posto chi l’ha data errata, retrocede di una chi ha dato la terza risposta.
Le domande sono le più diverse: Cosa sono i gas serra? Qual è la differenza tra la meteorologia e il clima? Quanti litri di acqua vengono impiegati per produrre un solo paio di jeans?
Come è nello spirito del progetto, l’ocAmbientalista è stata pensata per costruire momenti di riflessione. Nel tempo tra ogni domanda, la risposta, e la successiva domanda il conduttore si concede un tempo per esplorare l’argomento della domanda. Attraverso un approccio che vuole essere scientifico, curioso e divertente, l’obiettivo è dare una informazione corretta e oggettiva uscendo fuori dai tradizionali schemi divulgativi.
Vince chi arriva alla decima casella, se nessuno dei partecipanti la raggiungerà il vincitore, i vincitori, sarà colui o coloro che avranno risposto correttamente al maggior numero di domande. Nella nostra ocA la fortuna non conta! 

L'OCALIMENTARISTA / che c'è di buono?

Il classico giuoco dell’ “Impara giocando”. Si tratta di rispondere a delle domande che trattano di argomenti inerenti un’alimentazione sana e corretta, e sono più che altro improntate a diffondere la necessità di consumare più frutta e verdura in assoluto, ma soprattutto di comperare la verdura e la frutta di stagione.
Non ci si deve stupire se molti non conoscono la stagionalità dei cibi, poiché vivendo in tempi in cui è sempre possibile mangiare fragole alla fine non si sa il periodo esatto in cui le fragole vengono prodotte da noi, e si finisce per comperare fragole di importazione in un periodo di produzione diverso dal nostro che hanno fatto diecimila km prima di finire nel nostro piatto!
In più un’attenzione particolare viene data nelle domande alla contemperazione delle calorie che compongono il pasto, scoprendo cose curiose e particolari che molto spesso rappresentano luoghi comuni sbagliati!

IL DIAGRAMMA CLIMATICO / che tempo fa?

La costruzione e il commento di questo grafico si sviluppa all’interno del “Gioco dell’ocAmbientalista”, seguendo lo spirito di riflessione delle domande proposte nel quiz a cui partecipano i giocatori. Il diagramma mette in relazione la quantità di precipitazioni medie mensili di un dato territorio con i valori delle temperature medie mensili. I dati possono essere riferiti sia ad analisi di serie storiche molto ampie sia a intervalli annuali. L’analisi viene sintetizzata graficamente mediante un apposito diagramma cartesiano con due assi di ordinate posti uno di fronte all’altro riportanti i valori di precipitazioni a destra e i valori di temperature a sinistra, mentre sull’asse delle ascisse si pone la linea temporale, come ad esempio i mesi dell’anno. Per la costruzione del grafico vengono coinvolti due giocatori che, dataset alla mano, riportano i dati all’interno del diagramma annotando i punti relativi ai valori di precipitazione e temperatura per ciascuna mensilità. Quindi vengono tracciate le linee che collegano i punti di ciascuna variabile e si pone in evidenza il risultato del grafico.
Nel contesto del diagramma di Bagnouls e Gaussen si cerca di sensibilizzare i partecipanti al concetto di bilancio termopulviometrico, evidenziando e discutendo del risultato ottenuto nella parte grafica. In particolare vengono messe in evidenza i periodi dell’anno che caratterizzano il deficit o il surplus idrico della regione di provenienza del sei di dati.

RICICLANDO GIOCO E CREO / da cosa nasce cosa

Come attività per i bambini è stato proposto un percorso sul riciclo e riutilizzo di materiali. Attraverso le fasi di questo percorso i bambini hanno imparato ad accoppiare oggetti tra loro simili, a differenziarli nei diversi cassonetti per la raccolta differenziata e infine hanno sperimentato come possono essere riutilizzati. Il percorso si è articolato in tre momenti.
Accostare gli oggetti simili. I bambini giocano insieme a una partita a domino con tessere giganti. Le tessere di questo particolare domino al posto dei numeri hanno incollati sopra oggetti di diversa natura: plastica, metallo, carta, organico, misti ecc… . Si gioca, sulla falsa riga del domino originale unendo le tessere che avevano la stessa tipologia di oggetto: carta con carta, plastica con plastica e così via. Il fine è insegnare ai ragazzi a riconoscere e accoppiare gli oggetti presenti sulle tessere seguendo il criterio del materiale di cui erano composte.
Differenziare nel giusto cassonetto. Completato il domino ad ogni bambino viene dato un numero di tessere su cui sono disegnati degli oggetti (bottiglie, scatole di cartone ecc..) incollati sulle schede del domino.
Muniti di tessere i bambini raggiungono i cassonetti della raccolta differenziata riprodotti in scala. A questo punto il loro compito è di differenziare bene e nel minor tempo possibile. Il fine è di insegnare a conferire ogni oggetto nel giusto cassonetto per una corretta raccolta differenziata.
Riutilizzo dei materiali. Ultimo momento del percorso con un laboratorio manuale dove i bambini costruiscono delle marionette usando ritagli e scarti di carta di ogni tipo da gettare per avvicinare il bambino al concetto di riuso dei materiali. Ogni oggetto, ogni materiale può essere riutilizzato quante più volte sappiamo immaginare per gioco o diversa utilità. Nel nostro laboratorio per creare un oggetto per il giocare ancora.